ID articolo: 1821
Ultimo aggiornamento: 29 Jan, 2008
Si ottiene la fotografia formando all’interno di una scatola chiusa, bucata soltanto da un orifizio, un’immagine la quale impressiona una superficie sensibile ai raggi luminosi, che viene poi fissata. I fenomeni fisici e chimici che permettono i due primi stadi dell’operazione sono noti da secoli. Aristotele già parla della possibilità di conservare al configurazione del sole e della luna, guardati attraverso un foro di qualunque forma. Lo scienziato arabo Alhazen fa una descrizione della camera oscura, camera obscura, utilizzata per osservare le eclissi del Sole: l’immagine esterna, passando da un orifizio all’interno di una scatola chiusa, vi si proietta rovesciata sulla parete di fronte. Sembra che quest’apparecchio fosse già di uso corrente a quei tempi: numerosi testi occidentali ne parlano fin dal secolo XIII. FONTE: Autore: Jean-A. Keim Titolo: Breve storia della fotografia Casa editrice: Piccola Biblioteca Einaudi
|