ID articolo: 1826
Ultimo aggiornamento: 29 Jan, 2008
La manipolazione era più pratica, la tecnica più facile, i risultati più costanti. Il ritratto fotografico, già diventato di moda col dagherrotipo, raggiunge un grandissimo sviluppo. Dappertutto si aprono studi fotografici, che fanno a gara per lusso e pubblicità. La grande rivoluzione è portata da Disderi: questi nel 1854 prende un brevetto per la “carte de visite” fotografica, immagine di 8,5 centimetri per 6, che permette la ripresa simultanea di otto fotografie sulla stessa lastra. Una dozzina di “cartes de visite” costa 20 franchi, mentre un solo ritratto normale si pagava da 50 a 100 franchi. Di solito il cliente è fotografato in posizione eretta, dalla testa ai piedi, “nel suo atteggiamento abituale e delineato con una fedeltà … FONTE: Autore: Jean-A. Keim Titolo: Breve storia della fotografia Casa editrice: Piccola Biblioteca Einaudi
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